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Istituto Tecnico con indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica (elettrico/elettronico)

Il diploma afferente all’Istituto di “Industria e artigianato” è una scelta perfetta sia per continuare gli studi che per iniziare a lavorare.

Tecnicho che effettua la manutenzione di un quadro elettrico

Il passaggio dal primo al secondo grado della scuola secondaria è sempre un momento delicato, in quanto presuppone il compimento di una scelta attentamente ponderata. In questo frangente, gli studenti misurano le proprie ambizioni e i propri desideri e cercano di capire quale sia il luogo migliore a garantirne lo sviluppo. Luogo che – facile a dirsi – è per l’appunto la scuola secondaria di secondo grado. Ma dove, di preciso? È su questo interrogativo che ci si spreme le meningi, nel tentativo di avere una panoramica quanto più nitida di tutti gli spazi che compongono l’universo dell’offerta formativa.

Si tratta di un’area molto vasta, il che agevola la possibilità di scelta, rendendola molto più precisa rispetto a quella che veniva effettuata in epoca ante riforma, quando minori erano i sentieri di studio a disposizione dei giovani. Allo stesso tempo, però, questa offerta così abbondante potrebbe risultare difficile da decifrare. Meglio quindi capire a fondo cosa ci sia dietro ognuna delle opzioni possibili, analizzando quali siano le materie di studio e le opportunità relative ai singoli percorsi messi a disposizione dal sistema istruttivo italiano.

Sommario

Caratteristiche
Materie di studio
Competenze
Sbocchi professionali

Di cosa si tratta?

L’analisi abbraccia, com’è ovvio, ogni corso di studi. In questa sede ci si vuol però soffermare in particolare su quello denominato “Manutenzione e assistenza tecnica – curvatura elettrico/elettronica”. Va innanzitutto chiarito che si tratta di un diploma ottenibile frequentando l’istituto industria e artigianato, di cui rappresenta una delle due articolazioni (l’altra è “Produzioni industriali e artigianali”). Obiettivo di tale indirizzo è la formazione di diplomati competenti nell’effettuazione e nella gestione degli interventi di installazione e di manutenzione ordinaria, nella diagnostica, nella riparazione e nel collaudo delle apparecchiature, dei sistemi, degli impianti e degli apparati tecnici elettrici ed elettronici. Ciò è garantito da un percorso di studi multidisciplinare, articolato sia in lezioni all’interno delle classi che in laboratori tecnici, fondamentali nell’avvicinare gli alunni alla futura realtà lavorativa.

Materie di studio

Nello specifico, le discipline possono essere distinte in due gruppi; da un lato, quelle comuni all’intera area dell’istituto professionale industria e artigianato, dall’altro, quelle specifiche a tale percorso. Le discipline dell’area comune sono:

  • Lingua e letteratura italiana;
  • Lingua inglese;
  • Storia;
  • Matematica;
  • Scienze motorie e sportive.

L’elenco è completato da ulteriori tre materie (diritto, economia e geografia), il cui studio è però limitato al primo biennio. In aggiunta, vi sono quelle caratterizzanti l’indirizzo in oggetto, quali:

  • Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica;
  • Fisica;
  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Previste nel solo biennio, esse lasciano poi spazio alle seguenti materie:

  • Tecnologie meccaniche e applicazioni;
  • Tecnologie elettrico – elettroniche e applicazioni;
  • tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione.

Riguardo queste ultime, va precisato che le relative lezioni sono svolte in copresenza con insegnanti tecnico – pratici. Il programma è poi completato dall’insegnamento denominato “Laboratori tecnologici ed esercitazioni”, che accompagna gli alunni lungo tutto l’intero ciclo di studi.

Competenze acquisibili 

Completare un simile percorso d’istruzione significa vantare una serie di skills altamente richieste nel settore della manutenzione e assistenza elettrico – elettronica. Nello specifico, i diplomati saranno in grado di:

  • Analizzare e comprendere gli schemi degli apparati e degli impianti elettrici ed elettronici;
  • Utilizzare la tecnologia impiegata nel settore, in piena osservanza delle relative norme di sicurezza;
  • Individuare le varie componenti delle apparecchiature e degli impianti, così da poter prontamente intervenire per garantirne la perfetta funzionalità;
  • Certificare la messa a punto degli impianti;
  • Offrire servizi efficienti ed efficaci.

L’acquisizione di queste competenze è assicurata non soltanto dagli appositi laboratori tecnici, ma anche dall’alternanza scuola lavoro. A partire dal secondo anno, gli studenti hanno infatti la possibilità di svolgere periodi di lavoro presso le aziende operanti nel settore elettrico ed elettronico, così da avere una percezione reale e concreta delle mansioni svolte all’interno di tali imprese.

Sbocchi professionali

Con il diploma in tasca, i ragazzi potranno decidere del proprio futuro in piena consapevolezza . Forti di un percorso di studi che ha permesso loro di acquisire abilità utilmente spendibili un po’ ovunque, essi sono in grado sia di incamminarsi lungo un ulteriore sentiero didattico, sia di immettersi nel mercato del lavoro. Possono dunque decidere se rafforzare le proprie skills o se metterle alla prova in un’attività lavorativa. Nel primo caso, il diplomato potrà decidere di varcare la soglia dell’università, di accedere a corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore), o di iscriversi a corsi di specializzazione post diploma. Nel caso in cui decida invece di chiudere con i libri, avrà ampie chances di ottenere un impiego in un settore che è sempre alla ricerca di giovani preparati e volenterosi. Qui le posizioni disponibili sono molte e tutte interessanti. Presso le aziende operanti nel settore elettrico – elettronico, il diplomato potrà ambire a diverse mansioni, quali:

  • Disegnatore;
  • Tecnico riparatore di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
  • Operatore delle macchine utensili tradizionali;
  • Responsabile di reparto;
  • Addetto al controllo qualità, all’ufficio tecnico, o al centro di revisione;
  • Installatore e manutentore di impianti e apparati.

Ad alcuni però l’idea di timbrare il cartellino può far storcere il naso. Talvolta, si preferisce la possibilità di lavorare in proprio. In tal caso, nessun problema; aperta la partita IVA, si potrà svolgere l’attività di elettricista (in questo caso occorre anche l’iscrizione all’albo degli artigiani), quella di operatore nel settore della fornitura, trasmissione, distribuzione dell’energia elettrica, o sarà possibile operare nel campo dell’installazione energetica.

In definitiva, sia il dipendente che l’artigiano del domani potranno ringraziare se stessi per aver scelto un simile percorso di studi, capace di fornire numerosi sbocchi professionali.

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