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Istituto alberghiero, i tre indirizzi formativi con materie differenti

5 Luglio 2021 By

All’istituto alberghiero si studiano varie materie, molte di esse indispensabili per formare i professionisti dell’enogastronomia e dell’accoglienza.

professore che insegna alla studentessa in un istituto alberghiero

Tutti o quasi siamo bravi a imbastire una cena, a renderla accettabile, se non addirittura succulenta e appetitosa. Il che va bene tra le quattro mura di casa, per sfamare i nostri cari o per fingerci chef in una serata tra amici. Tuttavia, l’abilità ai fornelli esige altro per poter incantare. Se vuole diventare arte, essa necessita di tecnica e professionalità, elementi essenziali per trasformare la preparazione di un pasto in un’apprezzata esperienza sensoriale. In particolare, la tecnica è indispensabile per padroneggiare a pieno tutto ciò che permette alla cucina di essere considerata parte della cultura nazionale; la professionalità, invece, è di fondamentale importanza nel mondo del lavoro, qualunque sia il mestiere cui si aspira. Passione, tecnica e professionalità: sono dunque questi i pilastri che permettono ai giovani di coltivare ambizioni di rilievo. Se la prima è una qualità umana, come tale innata, le altre sono invece doti che possono essere perfezionate e sviluppate grazie a un adeguato percorso scolastico che, nella fattispecie è rappresentato dall’istituto alberghiero.

Offerta formativa | Le materia di studio

Il 2+3 dell’offerta formativa

Questa tipologia di scuola prevede un quinquennio di studi. È bene precisare che, già a conclusione dei primi tre anni, lo studente potrà vantare un diploma professionale spendibile nel mondo del lavoro. Qualora decida invece di proseguire nell’istruzione, al termine dei 5 anni gli sarà riconosciuto un diploma di maturità con qualifica di tecnico dei servizi turistici o dei servizi di ristorazione. Questo attestato consente sia di intraprendere direttamente una carriera nel settore food, che di iscriversi all’università.

Va anche specificato che, prima ancora di decidere se completare o meno l’intero percorso formativo, al termine del primo biennio gli scolari dovranno decidere l’indirizzo da scegliere tra:

  • Enogastronomia;
  • Servizi di sala e di vendita;
  • Accoglienza turistica.

Questa tripartizione chiarisce che l’intento didattico dell’istituto alberghiero non è soltanto quello di formare gli chef del futuro ma, più in generale, di plasmare figure professionali di alto profilo per il settore enogastronomico e dell’accoglienza.

Materie studiate nell’Istituto alberghiero

Relativamente al biennio, il piano didattico prevede l’insegnamento di tutte quelle materie ritenute obbligatorie nel processo di formazione culturale. Pertanto, chini sui libri, i ragazzi dovranno studiare le seguenti discipline:

  • Lingua e letteratura italiana;
  • Matematica;
  • Fisica (soltanto al primo anno);
  • Biologia;
  • Chimica (soltanto al secondo anno);
  • Scienze motorie;
  • Religione o altra attività alternativa.

All’elenco vanno poi aggiunti diritto ed economia. Due materie fondamentali, la cui conoscenza rappresenta il presupposto indispensabile per completare la formazione dei professionisti destinati a operare nel settore del food e del turismo. Business che richiede altresì la conoscenza di lingue straniere. Forte delle sue eccellenze enogastronomiche e delle sue bellezze, il nostro paese attira un folto pubblico anche dall’estero. Sapersi rapportare agilmente con una clientela internazionale rende più apprezzabili le capacità di accoglienza, ed ecco quindi che, nella formazione alberghiera, gioca un ruolo fondamentale non soltanto lo studio dell’inglese ma anche di una seconda lingua straniera, di solito costituita dal francese.

Materie dell’indirizzo Enogastronomia

A queste discipline, vanno poi aggiunte quelle specifiche di ogni indirizzo scelto. Terminato il biennio e deciso quale percorso didattico solcare, gli studenti si troveranno al cospetto di un piano di studi integrato da materie relative all’ambito lavorativo cui sono interessati.
Per quanto riguarda l’indirizzo Enogastronomia, sono contemplate i seguenti insegnamenti:

  • Scienza e cultura dell’alimentazione;
  • Diritto e tecnica amministrativa;
  • Laboratorio di servizi enogastronomici – settore cucina;
  • Laboratorio di servizi enogastronomici – settore vendite (al quarto e quinto anno).

Coniugando discipline teoriche a laboratori pratici, si raggiungerà lo scopo di questo indirizzo di studi: permettere l’apprendimento delle migliori tecniche di valorizzazione dei prodotti enogastronomici, favorendone l’apprezzamento e migliorandone le possibilità di vendita.

Discipline del piano Servizio di sala e vendita

Le materie di studio di quest’articolazione non differiscono molto dall’indirizzo precedentemente esaminato. Anche chi sceglierà questa strada troverà infatti gli insegnamenti poc’anzi elencati, con differenze però quanto alla durata degli stessi. Se le nozioni di Scienza e cultura dell’alimentazione e di Diritto e tecnica amministrativa vengono impartite in maniera identica, i cambiamenti riguardano invece i due laboratori di servizi enogastronomici. In particolare, l’apprendimento relativo al settore cucina caratterizzerà soltanto il 4° e 5° anno scolastico (nell’indirizzo Enogastronomia è previsto già dal 3°), mentre quello del settore vendite si svolgerà lungo l’intero arco del triennio. La ragione di questa differenziazione sta nello scopo formativo del triennio dedicato al servizio di sala e vendita, in cui gli studenti fanno proprie nozioni specifiche in tema di organizzazione logistica e di amministrazione.

Insegnamenti del triennio Accoglienza turistica

Anche in tal caso esistono variazioni, apportate per dare una specifica impronta a quest’offerta didattica. Punti fermi del programma d’istruzione sono sempre Scienza e cultura dell’alimentazione e Diritto e tecnica amministrativa, a cui si affiancano il Laboratorio di accoglienza turistica e, dal quarto anno, lo studio delle Tecniche di comunicazione. La struttura evidenzia la finalità di questo indirizzo: plasmare professionisti che siano in grado di competere sul mercato dell’hospitality, dotandoli di quel know how che risulterà molto utili allorché applicato nel business turistico ricettivo.

Differenti sotto il profilo delle discipline, i vari trienni di studi sono accomunati dal fatto che essi prevedono la partecipazione degli studenti a stage e tirocini. Questi possono essere svolti tanto in imprese del settore Ho.Re.Ca quanto in quelle turistiche, nonché in agenzie di viaggio. La finalità è quella di permettere ai ragazzi di prendere confidenza con quello che, in futuro, potrebbe diventare l’ambiente in cui svolgeranno la professione per cui hanno studiato.

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