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Studiare moda dopo le scuole medie: differenze fondamentali tra Istituto tecnico e liceo

31 Dicembre 2021 By

Tra istituto di moda e liceo artistico qualche differenza c’è, ma la finalità resta unica: consentire l’accesso a testa alta nella fashion industry.

donna che dubita per la scelta del percorso migliore di studi per lavorare nel settore della moda

L’inclinazione artistica è qualcosa di spontaneo: o ce l’hai o non ce l’hai. Difficile che chi ne sia del tutto privo possa sviluppare una qualche forma di talento. Più realistico invece supporre che, chi ne sia dotato, riesca a sviluppare la propria passione e a tramutarla in un lavoro. Tutto sta a individuare il miglior percorso di istruzione. Questo discorso generale, ben si adatta anche alla moda. Essa è al contempo una forma d’arte nonché un proficuo mercato economico, sempre alla ricerca di figure professionali in grado di affrontare le sfide di un business senza limiti di tempo né di spazio. In questo settore è indiscutibilmente importante il talento, ma non solo. Proprio perché si tratta di un ambito economicamente strategico, è altresì fondamentale un’adeguata preparazione. Preparazione che si inizia ad acquisire già varcando la soglia dell’istruzione secondaria di II grado, momento in cui i ragazzi possono iniziare a progettare il proprio futuro nella fashion industry.

Istituto tecnico di moda o liceo?

È questo il primo e fondamentale quesito cui deve rispondere uno studente Sarà infatti necessario capire se si preferisce una formazione più improntata all’aspetto tecnico pratico, quindi maggiormente finalizzata all’inserimento immediato nel mondo del lavoro. In tal caso, l’istituto di moda rappresenterà la scelta più indicata. Se invece si mira a qualcosa di alternativo, a un cammino scolastico che permetta non soltanto di sviluppare la propria passione, ma anche di comprendere i fenomeni della realtà mediante lo studio di determinate discipline, allora il liceo artistico indirizzo fashion design rappresenta la scelta più idonea. Mediante la comprensione delle dinamiche storiche e filosofiche, questo indirizzo di studi permetterà di capire il contesto sociale in cui si opera, adattando a esso gli stili e le collezioni più appropriate.

Percorsi diversi e diverse materie

Incamminarsi verso l’uno o l’altro dei sentieri formativi significa andare incontro allo studio di discipline che, almeno in parte, risultano essere differenti. Al di là delle materie di cultura generale (come italiano, matematica, geografia e storia) esistono delle distinzioni che sottolineano il diverso carattere delle due scuole. L’istituto di moda, maggiormente incentrato sullo sviluppo di profili tecnici, prevede lo studio di tematiche legate alle dinamiche economiche, quali per esempio:

  • Diritto;
  • Economia;
  • Elementi di marketing.

Insegnamenti del tutto estranei a chi siede sui banchi del liceo artistico. Qui, come già detto, si predilige insistere sul carattere intellettuale (più che su quello lavorativo) dell’arte. Pertanto viene offerto ampio spazio a materie il cui studio aiuta i ragazzi a conoscere le radici nonché l’evoluzione del fenomeno artistico. Nel dettaglio, gli studenti dovranno – tra gli altri – aprire i libri di:

  • Filosofia (al 2° biennio e al 5° anno);
  • Storia dell’arte (per l’intero ciclo di studi);
  • Discipline grafiche e pittoriche, geometriche, plastiche e scultoree (al 1° biennio).

Va aggiunto che, nei primi due anni di liceo, i ragazzi frequenteranno il laboratorio artistico, con lo scopo di iniziare a prendere confidenza con le discipline tecniche il cui apprendimento è previsto negli anni successivi (sartoria, fashion photography e montaggio video, per citarne alcune).

Altra differenza è la svolta al secondo biennio. Essa riguarda esclusivamente l’istituto di moda. Conclusi i primi due anni di scuola, gli alunni saranno tenuti a scegliere l’indirizzo di studi per il successivo biennio. Le possibilità sono due: “Tessile, abbigliamento e moda” e ”Calzature e moda”. Tutto dipende dalla volontà e dai desideri del singolo, il quale continuerà così a conoscere il mondo della moda, avendo la possibilità di optare già da questo momento per il rafforzamento delle skills idonee più idonee all’ambito lavorativo preferito. 

Svolta non prevista al liceo artistico – indirizzo fashion design. Superati i primi due anni, gli studenti proseguiranno lungo il percorso senza dover porre in essere alcuna scelta. A cambiare saranno soltanto alcune materie, in un quadro finalizzato – come ovvio – allo sviluppo delle competenze artistiche. 

Cosa fare dopo?

Conseguentemente al diverso percorso formativo, esiste una differenza anche negli sbocchi lavorativi. Va precisato però che si tratta di un lieve distinguo che, né in un casi né nell’altro, limita l’accesso al mondo delle passerelle. È innegabile che chi abbia conseguito un diploma tecnico potrà occupare un posto sia di creazione che di confezione e controllo qualità nella fashion industry. Possibilità di certo non precluse a chi è uscito dal liceo, anche se sono maggiori le chances di lavorare su percorsi che vanno dallo studio delle tendenze al design e alla creazione.

Inoltre, entrambi gli attestati permettono di continuare gli studi, sia presso gli atenei che nelle accademie di belle arti. Senza poi dimenticare che, tanto l’istituto di moda quanto il liceo artistico indirizzo fashion design, forniscono le competenze migliori per mettersi alla prova nel mondo della comunicazione. I social media, vettori di tendenze e luoghi ideali per la conoscenza di quel che è più trendy, sono i palcoscenici ideali per chi, unendo competenza, passione e critica, voglia far conoscere al grande pubblico le ultime novità in tema di glamour e alta sartoria. 

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